Senza essere chiamata in causa, oggi la Juventus ha risposto
alle parole del presidente Moratti. Lo ha fatto con un "no comment" pubblicato
sul proprio sito ufficiale, allegando un link che riporta la relazione del
procuratore federale Palazzi che accusava l’Inter di illecito sportivo per
fatti risalenti al 2006, andati in prescrizione. Peccato che quella è solo una
relazione redatta da chi sostiene l’accusa, insomma non c’è stato un processo
all’interno del quale c’è invece un dibattimento tra le parti (accusa e difesa). Una
relazione “di parte” che è bastata a tacciare l’Inter di squadra prescritta,
grazie anche a una geniale intuizione di quella volpe che risponde al nome di
Andrea Agnelli. Che oggi ne ha avuta un’altra di geniale intuizione: ordinare
una risposta senza che si è stati tirati in ballo. Un autogol da consegnare agli annali.
Ma, visto che ormai la guerra è aperta, al caro “monocigliato”
presidente giuventino, alleghiamo una sentenza (questa sì, altro che una relazione
dell’accusa) pronunciata in nome del popolo italiano. Sono solo 507 pagine.
Buona lettura, caro presidente (volutamente minuscolo)
Una volta che ha finito, c’è un’altra sentenza pronunciata
in nome del popolo italiano dalla Corte di Cassazione, sentenza che “salva” la
Juve grazie all’intervento – guarda caso – della prescrizione (è il famoso caso
doping mai affrontato dall’AGGHIACCIANTE giustizia sportiva).
Inoltre, ci preme ricordare che l’ex amministratore delegato
della Juventus Antonio Giraudo, ancora molto legato al presidente Andrea
Agnelli (spesso si ritrovano a giocare a golf al Circolo di proprietà della
famiglia Agnelli) già condannato in primo grado nel processo Calciopoli è
vicino anche a una condanna nel processo d’Appello. Il pg Carmine Esposito ha infatti
chiesto quattro anni di reclusione per l’ex dirigente bianconero:
Queste le verità processuali, supportate dai fatti. Altro
che farse.
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